Pagina:Foscolo - La chioma di Berenice, 1803.djvu/34

28


ed, alcun tempo dopo, Aga senza figliuolo1, la madre di Berenice, ambiziosa del regno, chiamò dalla Macedonia Demetrio d’Antioco, anch’egli della stirpe de’ Tolomei, promettendogli le nozze e la dote della figliuola. Ma, innamorata del genero, ch’era giovine altèro della propria avvenenza, si concitò contro l’ira del popolo e la congiura de’ militari, guidati dalla donzella Berenice. Fu ammazzato Demetrio fra gli abbracciamenti della suocera, che, senza la figlia, a cui piangendo gridava pietà, sarebbe stata trafitta sul medesimo letto. Per questi fatti Berenice riebbe in isposo Evergete, successore di Filadelfo, recandogli in dote il regno di Cirene.

          Rex novo auctus hymenaeo,
     Cognoram a parva virgine magnanimam.
          Bonum facinus, quo regium adepta es
     coniugium, quod non fortior ausit alis.

IV. Resta ad applicare i documenti storici alla guerra, cagione del voto di Berenice.

  1. Giustino, lib. xxvi, cap. 3. Ecco il passo, inosservato da tutti i commentatori ed accennato a me da Luigi Lamberti, prefetto della biblioteca Braidense in Milano, come scoperta d’Ennio Quirino Visconti. Dicono che quest’uomo illustre n’abbia scritto una dissertazione; ma o non l’ha stampata, o non mi è toccato di vederla.