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l’Italia, la quale rari, a’ miei giorni, ed indisciplinati vede gli antichi uscire dalle proprie tipografie. Era bensì prezzo dell’opera lo svolgere le illustrazioni del Valckenario, pubblicate postume da Giovanni Luzac1. Involte in continua e discordante erudizione, richiedono uomini istituiti appositamente per intenderle. Preoccupato vedendosi il campo, dovea pure sgombrarsi lo stadio, immaginando nuove e strane lezioni, e chiamando in ajuto Lorenzo Santeno ed Ildebrando Withofio, de’ quali divolga ed illustra le congetture e i capricci. Né questo lungo commento passa il segno delle varianti, se non raramente e per incidenza.
VIII. Onde, in tanta battaglia ed incertezza di lezione, mi sono rifuggito alla più antica, ove non riesca inintelligibile e assurda, prendendomi per esemplare l’edizione principe e quelle dell’età aldina: certo almeno che sono estratte da’ codici. Poiché, rispetto a’ manoscritti che ognuno degli editori cita per suggello delle proprie congetture, niuno potrà persuadermi che tanti ce n’abbiano mandati il decimoterzo e decimoquarto secolo, e che non sieno foggiati
- ↑ Callimachi elegiarum fragmenta etc., Lugduni Batavorum, in officina Luchtmanniana, 1799.