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Rizzarsi i Numi, e Cipria riverente
Cedeagli il loco; armonizzar le lire
S’udiano allor delle vergini Muse
E cantar Febo, ed olezzare i boschi,
E risuonare i Tessali torrenti,
E risplendere il cielo, e delle Dive
Raggiar più bella l’immortal bellezza
Chè Giove padre sorrideva, e, in lui
con gli occhi intenta, l’aquila posava.
Or torno alle chiome bionde, alle quali il Winckelmann (Monumenti inediti) ed il buon Lavater concedono la preminenza. Milton fa bionda la madre del genere umano (Parad. perd., cant. iv). Ne’ poemi di Ossian sono in più pregio le chiome nere, perché il clima freddo de’ Caledonj era ferace di biondi: per la contraria ragione Callimaco esalta in Berenice
Devotae flavi verticis exuviae.
Tuttavia non mancano in Ossian rossi-criniti, e bellissima fra le altre è questa pittura:
La bionda ricciaja cadegli per le rubiconde
Guance in lunghe liste
D’ondeggiante luce.
Son biondi gli angeli in Dante: Purgat. cant. viii, 34:
Ben discerneva in lor la testa bionda.
E Manfredi re di Sicilia: Purgat. cant. iii, 107):
Biondo era e bello e di gentile aspetto.
E bionda era l’amica di Dante: Canzone Così nel mio parlar voglio esser aspro, stanz. 5:
E fareil volentier, sì come quegli
Che ne’ biondi capegli,
Ch’Amor per consumarmi increspa e ’ndora,
metterei mano e piacereile ancora.
Clorinda, Erminia ed Armida in Torquato Tasso son