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considerazione iv

Sacrifici di Chiome.

Versi 8-10. Caesariem... multis dearum... pollicita est.

Le chiome erano in tutela di Venere, delle Grazie, della Gioventù e delle Muse cantate perciò da Pindaro ben chiomate, e di Minerva, che andava oltramodo lieta de’ propri capelli. Medusa insuperbendo dell’amore di Nettuno vantò la sua capigliatura gareggiando con la Dea la quale convertì i capelli di Medusa in serpenti e pose quella testa sull’egida a terror de ’nemici. E Tibullo Eleg. iv, v. 25:

          Perque suos impune sinet Dictynna sagittas
               Adfirmes, crines perque Minerva suos.

E si vede nelle iscrizioni che le donzelle poneano la loro capigliatura sotto la tutela di Minerva. Tesoro gruteriano, mlxvii, 4.


minervae
memori . tvlli
a . superiana . res
titutione . siri
facta . capillorvm


A Minerva le vergini argive consecravano prima di maritarsi una ciocca di capelli (Stazio, Tebaid., lib. ii, 253); e da Giulio Polluce (Onomast. iii, 3) sappiamo che nelle nozze erano consecrati i capelli a Diana, alle Parche ed a Minerva. Presso i Trezenii (Luciano, De dea Syria) ad Ippolito. Del rito de’ capelli delle spartane prima delle nozze vedi Plutarco (in Licurgo). — Eran le chiome serbate a Bacco. Eneid. vii, 3S9:

          Evoe Bacche, fremens: solum te virgine dignum
          Vociferans; elenim molleis tibi sumere thyrsos,
          Te lustrare choros, sacrum tibi pascere crinem.

* E Stazio, Tebaide, lib. viii, 402: Crinem hic pascebat Bachco.* I