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non infelicemente seguito, sebbene con minore dottrina da Palladio Negro1, cognominato Fusco letterato padovano. Ultimo di questi fu Alessandro Guarino nipote dell’illustre Guarino il vecchio che col Filelfo, col Poggio e co’ greci fuggitivi di Costantinopoli non perdonavano né a vigilie né a viaggi per restituire le greche lettere, e figliuolo di quel Battista Guarino che fu amico del Poliziano. Onde a torto il Fabrizio2, ed il Tiraboschi3 ascrivono questi commenti al padre, senza pur nominare Alessandro; tanto piú che da un epigramma recato in questa edizione4 appare che Battista non abbia se non emendato il testo catulliano. Considerata la scarsezza di libri piú lume hanno dato a’ lor tempi que’ primi eruditi, di quello che s’abbiano fatto i lor successori.

II. La prima e la seconda edizione Aldina5, eseguite con le castigazioni di Girolamo Avanzio servirono di fondo, tranne poche

  1. ... 1488 ... — Venetiis, 1494, per Simonem Bevilacqua.
  2. Bibl. med. et inf. let. lib. vii.
  3. Stor. letter. lib. 3, cap. 5.
  4. Venetiis per Georgium de Rusconibus 1521. Edizione ignota a parecchi bibliografi ed unica a quel ch’io mi sappia.
  5. Aldo, 1502. — Id. con qualche mutazione 1515.