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108 | note. Versi 53 — 54 |
d’ogni nazione. Ma il volo più sublime di tutti mi sembra quello d’Eloa in Klopstock canto viii quando dalla terra al cielo, e dal cielo all’inferno annunzia iu un punto al creato il primo sangue sparso dal Messia.
Arsinoes locridos ales etc. sino a tuito il verso 58. — Eccone alla Sfinge di tutti gl’interpreti, né sarò io forse d’Edippo. Giova prima leggere la versione del bifolco Arcade.
« Molto non è che le recise chiome
» Sorelle mie al regio capo unite
» Su quel destin piangean che a lor mi tolse;
» Quando pur la Fenice al mondo sola
» De’ zefiri al favor spiegando il volo
» Per l’eteree più pure aure serene
» Me dal tempio di Venere rapita
» Nel casto di lei seno in ciel mi pose.
Odi eleganza pretta d’Arcadia, ed armonia di chittariglia! E s’ei non si lodano chi li loderà? Così il Maggi, il Lemene, il marchese Orsi, lo sdolcinato Zappi (e chi può ricordare di tutti?) congiurando lodi co’ gesuiti furono dittatori della letteratura italiana, e meritamente il Voltaire grida echeggiando la crocciata contro a Jacopo Sannazzaro ed a’ nostri migliori, poiché il Muratori medesimo in quelle mille e più pagine in-4.° della Perfetta poesia zeppa di lodi a’ nobiletti, ed a’ frati rimatori, trascura il Poliziano, e non nomina pur una volta le pastorali del Sannazzaro, sole in Italia a que’ giorni. Noi non saremo, o Niccolini, mai, nè accademici, nè mercatanti di lodi. Le lettere si nutrono di solitudine e di libertà, e molto più di magnanimo sdegno.
Ales. Augello; e s’usa da’ latini per qualunque