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note. Versi 45 — 46. 101


greca piantando un trofeo a Diana orientale ia Artemisio, scrisse di avere sconfitto non già i Persiani ma i Medi. Plutarco in Temist.

Properare. Non posso in coscienza adottare peperere. Il Vossio chiama in ajuto l’eneide lib. xi.

     Ite, ait, egregias animas, quae sanguine nobis
     Hanc patriam peperare suo, decorate supremis
     Muneribus . . . .

Ma il properare è meno ardito e più lirico perchè accenna la prestezza con che Serse faceva cadere il monte alla sua possanza, e la fretta che l’esercito avea di passare. Vedi varianti.

Novum mare. Mare ignoto prima. Lo scavo del monte Athos deriso come favola dagli antichi e da’ moderni, vedilo provato nella considerazione vi.

= La digressione dello spezzamento del monte Athos dal ferro pare straniera alla cognizione di una chioma la quale verisimilmente non poteva essere istruita se non delle cose appartenenti al capo della regina, ed alla sua traslazione ed apoteosi; ma la divinità conceduta alla chioma giustifica il divagamento della poetica fantasia. Questo è uno di que’ falsi che bisogna ammettere per la preparazione delle cose precedenti. Il poeta ne ha profittato perchè in una breve digressione loda l’origine dell’impero de’ Macedoni che vuol dire de’ Tolomei. Conti. — Loda i Tolomei come successori d’Alessandro, e vendicatori de’ greci contro l’impero persiano. Vedi discorso iv. Il regno de’ greci era spesso segnato dall’era di Alessandro: Et regnavit (Antiochus Epiphanes) in anno cxxvii regni graecorum (lib. i de’ Maccabei cap. i verso 11). La forza della digressione risalta appunto per la delicatezza