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Quum Medi properare novum mare; quumque juveutus
Per medium classi barbara navit Athon: 46
varianti.
Verso 45. Principe ed antiche prorupere. Antica I487 prerupere. Aldine, Mureto, Stazio, Guarino irrupere. Stazio lesse ne’ manoscritti properare, d’onde desume pepulere, lezione che piace al Santeno. Nic. Heinsio rupere. Vossio, l’Acate Volpi ed il Doering peperere. Mss. Y Ambrosiano ha la nostra lezione, alla qnale primo tornò lo Scaligero mostrando celebre in Sallustio, in Virgilio, ed in Claudiano l’infinito pel definito. Ma la Daciera accoglie questa lezione e non intende il perchè.
note. Versi 44 — 45.
niuna piaggia più alla passa il Sole nel suo cammino. Concetto splendido ed evidente, tratto dal proverbio degli antichi: maximus, optimus, pulcherrimus etc. omnium quos Sol vidit. Ed il Valcken. lo prova con molti esempj de’ quali trarrò questo di Pausania ove parlando di Babilonia, lib. viii, la chiama città quam olim Sol viderit urbium spatiosissimam. Ma non v’è autore né greco, nè latino, nè nostro ove non s’incontri questo modo.
Medi. Ciro fondatore del regno di Persia era Medo. I Persiani ed i Medi cambiavano i loro nomi, poich’erano sotto uno stesso signore. I sette consiglieri di Assuero sono chiamati Primi et proximi . . . septem duces Persarum atque Medorum qui videbant faciem regis. Ester cap. i. 14. — Plutarco parlando della seconda guerra persica in Temistocle chiama Medi gli eserciti di Serse, e Medo il re. E dalla vita di Alessandro dello stesso autore pare che prendessero il nome di questa nazione perch’erano i Medi più guerrieri, ed aveano vesti più sfarzose, ma meno effeminate delle persiane. Per questo la boriaquam