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note. Versi 43 — 44. | 99 |
le antiche edizioni Phthyae, ed i commentatori intendevano per progenie di Ftia i Tolomei successori d’Alessandro Macedone il quale traeva l’origine materna da Achille Ftio. Ma non so come ci si possa appiccare lo supervehitur.
Altri leggendo Clytiae spiegano i Medi i quali scendeano da Medo figliuolo di Medea nata di Clizia una delle Oceanine; ma combatterebbe per un altra ragione col supervehitur, perchè Serse non passò il monte sormontandolo ma navigandolo, e ripeterebbe vanamente i versi che sieguono. Il Vossio che congetturò questa lezione , approva anche la nostra. Tia fu madre del Sole da cui Eeta, Medea, e quindi Medo: onde anche questa termina con la medesima esposizione. — Ritiene il Conti la lezione nostra ma con diversa genealogia. Da Giove e Tia figliuola di Deucalione nacque Macedone onde i Macedoni, Alessandro, ed i Tolomei. Ma anche questa, ove pur si provasse con autorità, cade sotto la opposizione della lezione aulica. Come mai i Macedoni sorpassavano chiari sopra tutte le altissime piagge? Lasceremo alle rane che imitano, come dice Omero, i giganti queste idee d’apocalisse che romoreggiano senza mostrarsi chiare al pensiero, nè discendere al cuore. In fatti ecco la traduzione del Conti, e sarà Apollo per me chi la intende, ove si ammetta la sua chiosa.
» Quel monte ei rinversò di cui maggiore
» Di Tia non varca la progenie chiara.
Il Bentlejo fu primo a portar luce. Di Tia ed Iperione nacque il Sole. Né si poteva circoscrivere l’altezza portentosa dell’Athos e l’ardimento de’ Persiani che lo scavavano per farci entrare il mare, quanto dicendo, che