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Queis ego pro factis caelesti veddita coetu
Pristina vota novo munere dissolüo. 38
Invita, o regina, tuo de vertice cessi,
Invita, adjuro teque tuumque caput. 40
varianti.
Verso 37. Le antiche tutte e le Aldine quis per queis. — Verso 38. Valcken. dissolui.
note. Versi 37 — 40.
Reddita. Reddere è dare agli Dei ciò che è loro dovuto. Properzio.
Redde etiam excubias divae nunc, ante juvencae. Volpi.
Pristina vota novo munere. Tale commentatore di gran fama fa bello Catullo dell’antitesi delle parole pristina e novo. Non io. Il bello anzi di questo concetto sta nella ricompensa che gli Dei hanno conceduto al primo voto, accogliendo la chioma con inaudito favore nel cielo.
Nove cose e giammai più non vedute.
Petrarca trionfo d’Amore iii verso 142.
Invita ec. I commentatori tutti trovano questo verso trapiantato nell’eneide lib. vi. 46o.
Invitus, regina, tuo de litore cessi.
— Dovea pur essere assai cospicua la capigliatura di Berenice; però si partia così mal volontieri dal capo della sua donna ove accrescea la belltà di lei, e ne ritraea tanto onore.
Adjuro teq. tuumq. caput. Bentlejo trovò nell’etimologico conservato il frammento di questo verso pag. 450.
— σήν τε κάρην ὤμοσα, σόν τε βίον.
= Artifizio del poema dal verso 19 sino a questo. Sveglia Callimaco tosto nella regina la passione della