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120 vii - viaggio sentimentale di yorick


come havesse alie, volò, che il notaio non se n’avide, da le ferriate del ponte; bensi, come aliava su le acque de la Senna, avidesene un navicellaio dabbene, et sí lo raccolse dicendo: — Tristo è ’l vento che non reca che che sia a chi che sia. — Ma il soldato, che guascone era, s’arroncigliò di subito le basette, et impostò lo archibugio, salvo che non si trovò allato la miccia1; advegna che una vecchierella, a la quale a capo del ponte s’era spento uno suo lanternino, avesse accattata, tanto che potesse ralluminârlo, la miccia dal soldato; et il sangue di costui hebbe agio ad freddarsi, et dove imprima intendeva che il notaio desse de’ calci ad rovaio, s’advisò d’altra maniera ad lasciare ire il notaio, et fare tutta fiata suo pro. Imperò acchiappò di capo al notaio lo cappello, a legittimagione del bottino allegando lo dettato di esso navicellaio: — Tristo è ’l vento che non reca che che sia a chi che sia. — Lo sciaurato notaio valicò il ponte, et, come Io conducevano e’ piedi, passava per la via che in Parigi dicono de lo Delfino nel borgo di Sancto Germano; et, ne lo andare, rammaricavasi con esso seco, dicendo: — Oymei, oymè dolente, oymè tristo, oymè gramo, oymè nato per vivermi abburattato da le burrasche; et tempestato da la gragnuola de le male lingue, le quali per l’arte mia mi saettano in piazza et in casa et in chiesa; et constretto da li fulmini di sancta Chiesa a le sponsalitie con una bufera di femmina; et sfolgorato di casa mia da rovai domestici; et lasciato cosí in zucca da pontifici. Dove me n’anderò io pezzendo al buio, al sereno, al maltempo, et balestrato hor qua hor là dove con piú dura riotta mareggia fortuna? Dove ti adagierò io, o mia povera testa? Hay huomo malarrivato nel mondo! Ma a la croce d’Idio, né unque a Dio piacerà che sol uno, non fussi altro, da li trentatré punti de la bussola non mi spiri vento gratioso, sí come a tante altre creature? — Sí tapinandosi, s’advenne ad brancolare per entro uno cieco tortuglio; né sappiendo dov’e’ si fosse, gli venne udita una

  1. Agli archibugi d’allora bisognava la miccia a dar fuoco [F.].