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considerazione terza 283


Quaest. tusc., lib. ii, cap. 14). Numa, intento ad incivilire i romani, razza di masnadieri, ricusò anch’egli l’umano sangue alla dea, che si dice trasportata in Italia da Oreste (Ovid., Metam., xv, 481 e sg.; Lil. Giraldi, Syntag., xii). Ma, per adonestare presso a’ popoli ancor feroci questi miti sacrifici, si favoleggiò la cerva sacrificata sotto sembianze della vergine Ifigenia; e, per mantenere il terrore, fu il simolacro tenuto ne’ luchi, ed appagato di molte vittime, * sino dal tempo di Teseo: onde Virgilio, nel bellissimo episodio del viaggio d’Ippolito in Italia, 400 anni prima dell’èra di Romolo * (En., vii, 763):

          ... Egeriae lucis, Hymettia 1 circum
          litora, pinguis ubi et placabilis ara Dianae.

* Vedi anche Ovid., Metamorf., lib. xv *.

E per lungo ordine i sacerdoti si successero in Roma tutti barbari di nazione; disfidati da altro sacerdote, doveano combattere, ed il sacerdozio rimaneva al vincitore. Vedeasi in Sagunto di Spagna, sino da due secoli prima della guerra troiana (Plin., lib. xvi, cap. 40), un tempio di Diana trasportata dalla mia Zacinto.

Artemide s’è detto poc’anzi essere il nome proprio di Diana presso i greci, ed ha la etimologia dalle parole ἀέρα τέμνω). Presso i romani il regno dell’aria spettava a Giunone, Iuno. Ma Diana e Iuno vennero da un nome solo. Macrobio, Saturn., lib. i, cap. 9: «Pronunciavit Nigidius Apollinem Ianum esse. Dianam Ianam, apposita D litera, quae saepe I literae caussa decoris apponitur: ut ‘reditur’, ‘redhibetur’, ‘redintegretur’et similia». Oltre a questa etimologia, che divide fra Giunone e Diana il regno dell’aria, due altre, derivanti pure dal Lazio, confermano l’antichitá di questa dea. Diana viene da dies; e s’è veduto che si chiamava Lucifera; onde Lucifero appunto dagli italiani è chiamato «Stella Diana», chiamata anche da Plotino ( Ennead., lib. vi) «Iunonis stella», e da Platone nel Timeo: Δύο δε ἰσόδρομοι Ἀελίῳ ἐντὶ, Ἑρμᾶ τε καὶ Ἥρας τῆς Ἀφροδίτης καὶ Φωσφόρον τοὶ πολλοὶ καλέοντι. «Due astri vanno con corso al pari col Sole. L’astro di Mercurio e di Giunone, che da molti Venere e da altri Lucifero è detto». Anzi Plinio (lib. i, 8) la chiama «stella d’Iside e della madre degli dèi». Ecco la derivazione del nome Lucina, dato alla diva invocata ne’ parti, comune a Giunone ed a Diana: quindi è celebrato ne’ poeti (Callim., in Diana, v. 228;

  1. * Altri leggono «humentia» *.