Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. I, 1912 – BEIC 1822978.djvu/272

266 iv - seconda edizione delle


Quanti guai, mio Lorenzo, in una sola famiglia! Vedi ostinazione nel signore T***, che d’altronde è un ottimo galantuomo. Egli ama svisceratamente sua figlia; sovente la loda e la guarda con compiacenza; e intanto le tiene la mannaia sul collo. Teresa, qualche giorno dopo, mi disse ch’egli, dotato d’un’anima ardente, visse sempre consumato da passioni infelici; sbilanciato nella sua domestica economia per troppa magnificenza, perseguitato da quegli uomini che nelle rivoluzioni tentano la propria fortuna su l’altrui rovina, e tremante pe’suoi figli, crede di assicurare la felicitá della sua famiglia imparentandosi a un «uomo di senno», ricco e in aspettativa di una ereditá ragguardevole. Forse, o Lorenzo, anche un certo fumo...; ed io vorrei scommettere cento contr’uno ch’egli non darebbe in isposa sua figliuola ad un uomo cui mancasse mezzo quarto di nobiltá: «chi nasce patrizio muore patrizio». Tanto piú che egli considera l’opposizione di sua moglie come una lesione alla propria autoritá, e questo sentimento tirannesco lo rende ancor piú inflessibile. Egli è nondimeno di buon cuore; e quella sua aria sincera, e quell’accarezzare sempre sua figlia, e qualche volta compiangerla sommessamente, mostrano ch’ei vede gemendo la dolorosa rassegnazione di quella povera fanciulla. Ma... E per questo, quand’io veggo che gli uomini cercano per una certa fatalitá le sciagure con la lanterna, e che vegliano, sudano, piangono per fabbricarsele dolorosissime, eterne, io mi sparpaglierei le cervella, temendo che non mi si cacciasse per capo una simile tentazione.

Ti lascio, o Lorenzo: Michele mi chiama a desinare. Tornerò a scriverti, a momenti.


Il mal tempo s’è diradato, e fa il piú bel dopo pranzo del mondo. sole squarcia finalmente le nubi e consola la mesta natura, diffondendo su la faccia di lei un suo raggio. Ti scrivo rimpetto al balcone, donde miro la eterna luce che si va a poco a poco perdendo nell’estremo orizzonte, tutto raggiante di fuoco. L’aria torna tranquilla; e la campagna, benché allagata e coronata soltanto d’alberi sfrondati e cospersa di piante