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III

NOTIZIE DI GUERRA

[ottobre 1800]

[Dal Supplimento al «Monitore bolognese», n. 30, quintidi 15 vendemmiatore, anno ix (martedí, 7 ottobre 1800). Precede questo avviso: «Essendosi per inavvertenza tipografica omesso una parte dell’articolo Bologna, e tutta intera una lettera inviataci dal cittadino Foscolo, noi ci facciamo un dovere di riparare a queste mancanze nel presente Supplimento»].

Il general Pino ebbe sicuro rapporto che il nemico, a fronte del nuovo conchiuso armistizio, occupava, contro ogni principio di fede pubblica, i tre posti di Fiumalbo, San Pellegrino e Castelnuovo di Garfagnana, tratto di paese che appartiene senza il menomo dubbio al dipartimento del Panaro.

A questo rapporto, il bravo generale, volendo purgare il territorio cisalpino da quella infesta turba di violatori della pubblica ragione e dei diritti piú rispettabili della guerra, ordinò che marciasse a quella volta un corpo di truppa repubblicana. La mala fede non ha mai per compagno il valore. Fiumalbo venne evacuato al primo balenare delle baionette cisalpine. Quei che occupavano San Pellegrino, rinforzati dall’arrivo dei fuggitivi, ebbero l’audacia di ricevere i cisalpini a colpi di fucile. Il cittadino capo-battaglione Ronca, alla testa di un corpo d’italiani recentemente organizzati dal prenominato general Pino, il quale, sapendo egli stesso in che consiste il vero carattere del patriotta, ne dá agli altri l’esempio, insegnando che il patriottismo non consiste nel seguire oziosamente le armate, ovvero nel servirsi della razione, per alimentare l’inutile, sedentaria e ciarliera politica dei caffè; il cittadino Ronca, dissi, forzò