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dialogo de le tre etadi | 181 |
ARGOMENTO TERZO
PAOLA.
Sentenzia divina è che «la lettera uccide l’anima». Fermamosi, prego, dunque sul Caos di questa materia, lasciando in parte sí la vita di mio figliuolo in spezialitade, la quale per vigor e sottiezza de peregrini ingegni forse col tempo verrá in luce piú secura, sí quella ancora di qualunque altro uomo, in questa umana gabbia precipitato.
Ne la prima «selva» contienesi, adunque, l’uomo studioso ed avido d’imparare mettersi prima in considerazione di queste cose piú basse de l’umana natura, fra le quali se l’arte liberale con la industria insieme non fusse, oh quanto inferiore a gli altri animali sarebbe l’uomo, non cosí provvisto da natura contra le ingiurie del tempo, quanto di piume, squame e peli sono quelli! Onde pare che meritamente piú lei chiami «madre» che «madregna», se la nuditade od altra miseria nel nascere ben si comprende. Ma contemplando per mezzo di queste divine arti liberali aver da non curarsi di qualunque onta naturale, si move al studio simplicemente di umanitade, lo quale «aurea etade» meritatamente appella, quando che tutta d’oro sia cotesta disciplina e d’ogni scrupulo del nostro intelletto fora.
Ne la seconda «selva», questo medemo studente si delibera pur di trovar la veritade di quante cose naturali e soprannaturali ne’ libri si contengono. Partesi da gli umani giardini per saltar ne la filosofia; ma tosto lo genio suo bono gli antepone la umanitá di Iesú Cristo e affermali non essere altra veritade di questo. Eppur la curiositade di pescar piú sul fondo, in guisa di donna sopra un sfrenato destriero, lo tira per vie scabrose in fin sul passo che divide lo sentiero in due parti: quinci a la man destra invitalo l’evangelica, quindi a la sinistra la peripatetica d’oggidí teologia. Ma, vinto da la curiositade ancora, si avventa senza freno drieto a quella per chimere, sogni e