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CANTO X

Apparenza di tre persone: Giosuè, Ezechia e Salomone
Come, di porto uscendo in alto mare,
vedi che torre o poggio a poco a poco
cala nel golfo e poi non oltre appare;
non men fisso mirai, nel proprio loco
5dove cantò, della Natura umana
sparir le gambe, il busto e volto fioco.
E in questo alla man destra ins’un’alfana
procede un uomo armato, il qual è vero,
siccome la giumenta è finta e vana,
io Del forte Giosuè sopra lo cimiero
il nome porta in fronte, la sembianza
è dentro forma del divin mistero.
Ha brando e scudo a fianco; ha in pugno lanza;
ha d’oro e vive perle ornati arnesi;
15va sua statura in alto e sopravanza.
Fermossi poi con gli occhi al cielo tesi;
cantò quei versi, ed or gioisco e fruo
perché da me fúr, la Dio grazia, intesi:
— Il Signor Dio — dicea, — che il popolo suo
20tien sempre in cor, lo scorge e gli consente,
passerá guida innanzi al corso tuo.
Ma questa dura ed ostinata gente
si terrá innanzi agli occhi, ch’essa, ingrata,
quanto di ben le faccia mai non sente.
25Ecco d’un gran profeta l’onorata
faccia susciterá di te nel mezzo,
cui popol novo e gente fia donata.
Pigli, splendor di cortesia, col prezzo
del puro sangue suo purgherá Palme
30nel puzzo involte dell’antico lezzo. —