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c. i, str. 31; in, 65; iv, 72-73; v, 60; del tratto che va da vii, 67 sino a vili, 85 (l’episodio di Griffarrosto); e de\V Apologia dell’autore, che nell’ediz. 1526 occupa le cc. 9o T -92 r .

Si è discusso quale di queste edizioni sia stata pubblicata per la prima. Il Portioli (Le opere maccher. di Merlin Cocai, Mantova, 1882-1890, III 1 , vm sgg.) sostiene che la Sonciniana, non ostante la data piú tardiva (1527), che si legge nel frontispizio e nell’ultima carta, abbia preceduto la Sabbio (1526), per due principali ragioni: perché è mutila rispetto a quest’ultima, nella quale i luoghi aggiunti hanno a ritenersi modificazioni posteriori del pensiero del poeta ; e perché nella supplica diretta dal libraio Nicolò Garanta al senato veneziano in data 3 novembre 1526 (cfr. Portioli, op. cit., I, xlii) è giá fatto ricordo dell’«Orlandino con la giuntar», ossia del poemetto con l’episodio di Griffarrosto. Ma questi motivi non sono per se stessi probanti, e, quel eh’è piú, non ispiegano la posticipazione della data impressa nella Sonciniana: noi li abbiamo giá confutati altrove (in Giornale stor.

d. lett. Hai., xxiv, 72-75 e xxxv, 392) con una serie di argomenti, che ci hanno indotto altresi a sospettare di una edizione dell’ Orlandino, oggi perduta, la quale avrebbe dovuto precedere la Sabbio e la Solicino. Qui vogliamo aggiungere, riguardo alla pretesa testimonianza offerta dalle parole del Garanta, che queste, tutt’al piú, permettono la congettura che, accanto al testo completo de\V Orlandino, del quale la i a ediz. a noi pervenuta risale al 1526, fosse messo in circolazione un testo mutilo a stampa, di cui la prima e unica stampa a noi pervenuta sarebbe quella del 1527. E ciò, senza escludere‘la possibilitá che, ancor prima di queste due date, copie complete e mutile dell’ Orlati ditto corressero fra le mani di molti, manoscritte, se non pur stampate; come lascia congetturare il seguente passo del poema (viri, r, ediz. 1526):

L’istoria del beato Griffarrosto che per domenticanza ne la penna ri masta in’era.

D’altra parte è bene richiamare l’attenzione del lettore sul seguente passo dell ’Apologia dell’autore, pubblicata, si noti, in calce all’ediz. 1526:

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Ma veramente, poscia che questa favoletta mia de l ’Orlandino, sincerissimamente da me composta, uscita mi è dalle mani per complacenzia di chi solo comandar mi puote, dirò con baldanza non manco essere lo