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quei eh’abbassarci parti, medi, arábi,
140galli, africani e tante umane gregge,
vider le busche altrui, non le lor trabi.
Antenne avean negli occhi, e alcune schegge
ivan schernendo come cosa odiata
nei lumi tuoi, ché Dio ti die’ la Legge.
145Essendo nondimen tu sempre stata
ingrata a Quello, o razza di giudei,
sei degnamente a strani soggiogata;
a quei d’Egitto, a persi e filistei.
Alfin Pompeo ti trasse in Campidoglio
150fra cento e piú onorati suoi trofei.
Cadesti sempre poi sol per tuo orgoglio
ad esser gioco e scherno al mondo tutto,
finché un bel porco ascese nel tuo soglio.
Fu Marco Antonio, autor di alzar quel brutto
155laido mastino e schiuma d’ogni vizio,
nel santo tribunal da Dio costrutto.
Cosi punirti suol divin giudizio! —