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CANTO III

Circoncisione del Salvatore. Il nome di Giesú. Il primo di dell’anno
Sará forse, chi sa? nel eristianesmo
verun, cui parrá nuovo il Fanciullino
essersi messo in luce anzi al battesmo;
nomato avere alla cittá di Nino
5la croce, i santi, il sacerdozio, il manto,
e ciò che fu da Ottavio a Costantino.
Rispondo che sempr’ebbe il popol santo,
e sempre avrá fino al di grande estremo,
in fasce Cristo, in croce, in gioia, in pianto,
io Egli ha ben trionfato, e pur l’avemo
per la tenace sua virtú negli atti,
quai tra noi fece, sempre quel medemo.
Gridano i santi, dallo spirto tratti,
gridali le carte e i pulpiti corretti :
15—O falsi cristian, perduti e matti!
Cristo giace sul fien senz’ésca e tetti :
voi in piume incarche, in stanze aurate siete;
Cristo ha di sterco odor: voi di zibetti;
Cristo in deserto ha fame, in viaggio sete:
20voi fin agli occhi in vini e gran conviti;
langu’ Egli in croce: in balli voi ridete!
Ecco i suoi gesti, benché andar finiti,
son detti esser pur anco, e stan nei cuori,
non che in pittura e marmore, scolpiti.
25Torniamo dunque ai principai lavori,
ché talor tralasciarli a industria sanno,
per piú tornarvi pronti, i buon pittori.
Hanno altre opre alle man di manco affanno;
or tranno al morto questa, or quella al vivo;
30poi con piú affetto alla primiera vanno.