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Nel primo albergo che gli occorse il pose;
e come pria di vino e d’olio presto
fugli a lavar le piaghe, strepitose
pel soffio che n’uscia torbo e funesto,
cosi rimedicollo; e quelle cose,
ch’eran salute al caso manifesto,
disposte onestamente con l’ostiero,
gli diede l’arra e ciò che fu mistiero.
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Cosi travenne a l’alma nostra, quando
da l’alta e somma vision di pace,
donde le risse han sempiterno bando,
calossi in questo nostro men capace
terreno cerchio, dove travagliando
si va sott’altri rai nel ben fugace.
Qui l’ombre de l’inferno al passo intente
lei vider sola errar né furon lente.
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In quella guisa che saltar si vede
semplice capriuol di macchia o sasso
per girsi al mar vicino, né pur crede
né pensa pur che sia trarotto il passo;
ed ecco in fuga paventoso riede
per gli appostati veltri, che, giú a basso
precipitando in lui, giá in mezzo l’hanno
e fra lor morsi lacerando il vanno:
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cosi gli neri spirti s’avventáro
a l’uom ch’iva sicur senza sospetto.
In prima del gran senno lo spogliáro;
poi gli fiaccár la testa, il fianco, il petto.
Misero lui ch’adultero, ch’avaro,
che falso, ch’empio e d’altre piaghe infetto,
nel cor, ne la ragion, nei sensi offeso,
pasto di lupi giacque in terra steso!