Pagina:Fogazzaro-IdilliSpezzati-1902.djvu/79

— 72 —


grand’uomo, il quale, del resto, se possedeva un amico nell’Episcopato cattolico, ne contava poi troppi altri nel laicato canaglia; amici questi della sua gioventù ribelle, che, salendo lui in fama, gli si erano appiccicati a’ panni per modo ch’egli, pur desiderando levarseli d’attorno, non vi era riuscito mai.

Nella stanza del malato e in un salotto vicino aveva posto il suo quartier generale uno stato maggiore di questa gente, i più audaci, i più violenti, i più famigerati, tutti bigotti dell’ateismo. La timida famiglia del professore, una sorella e un cognato, era stata messa da parte quasi colla violenza e coloro avevano preso possesso di H. come di una loro proprietà. Avevano fatto sostituire il medico ministeriale ad un professore radicale e avevano proibito di lasciar entrare preti; nè frati, nè suore. Ricevevano e aprivano i telegrammi, facevano pubblicare i bollettini; si facevano accendere gran fuochi nel caminetto e si ristoravano spesso col porto o col marsala e col cognac di casa. Uno si arrischiò una volta a fumare, ma questo non fu ammesso dalla maggio-