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fermiera con la quale era stata già presa ogni intelligenza opportuna. La Principessa battè le mani. E chi era questo prete? Forse egli stesso? No, era il tale, un gran sollecitatore di elemosine, che la Principessa conosceva, un sant’uomo, corto di cervello, entusiasta, imprudente, uno che vedeva miracoli dappertutto e ne aspettava ogni momento. S. A. fu mediocremente soddisfatta della scelta, ma quando seppe che scelta non c’era stata, perchè il prete aveva detto lui a un amico di voler far questo colpo, ella si acquietò all'osservazione del canonico che ogni più disgraziato strumento può diventar buono in mano di Dio.
A casa H. la gente andava e veniva come nel
palazzo di un principe fallito dove si tenesse una
asta colossale. Infatti molti vanitosi, avidi di riputazione
per lusso e molti figuri avidi di riputazione
per necessità, venivano lì a pigliarsene
un pezzo a buon mercato dicendosi amici del