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cucina, e risalì da sua moglie che s’era potuta, intanto, rovesciare con grande sforzo sul letto.

— Senti — diss’egli con insolita dolcezza — mi rincresce, ma se muori qui ci bruciano il Ietto, capisci? Pensaci. Ti ho portato della paglia in cucina, un bel mucchio.

Ella perdeva rapidamente la voce, non poteva più farsi intendere. Accennò fervorosamente di sì con la testa e fece uno sforzo inutile per scender dal letto. Allora l’uomo la prese in braccio.

— Andiamo — diss’egli. — Se creperò anch’io ci vorrà pazienza.

L’inferma lo pregò a gesti di darle un piccolo crocifisso d’argento, appeso alla parete, e, avutolo, vi affisse avidamente le labbra, discese come un corpo morto sulle braccia di suo marito, che l’adagiò alla meglio sulla paglia e andò in cerca del prete.

Allora anche la miserabile, sola come una bestia carbonchiosa sulla paglia già infetta, prima di partire per il mondo sconosciuto, pregò. Pregò per l’anima propria con umile contrizione, convinta di aver molto peccato benché non avesse a ricordar