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e pensando che a Venezia sarebbe stato impossibile tener Màlgari lontana dalla musica, se non dalla poesia, propose al marito di partir per la sua isoletta di Syra nell’Arcipelago greco, dove aveva un palazzo che sorgeva fra boschi di ulivi, di aranci e di lauri a guardar il mare. L’isola non era abitata che dai coloni e dai giardinieri di Contarina. Sua Eccellenza Contarini rispose ch’era una pazzia e ch’egli non poteva spiantarsi da Venezia. Contarina si ostinò e partì sola con Màlgari.



Tutti gli abitanti di Syra ebbero subito assoluto divieto di tenere strumenti di musica e di cantare. Contarina proibì persino di suonar le campane della chiesa perchè la sera stessa del suo arrivo all’Ave Maria, Màlgari si era tutta rimescolata udendole suonare nella solitudine, tra il fragore del vento e delle onde. Non per questo la bambina riebbe l’umor lieto di prima. Giuocava di rado, adesso, e non rideva quasi mai; era però