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— esclamarono involontariamente il maestro di musica, il tenente ed uno dei giovinetti eleganti. — Oh, ohi — fecero allora alla loro volta le signore indovinando; e costrinsero quei tre a confessare che anche loro si erano guardati nello specchio: poi le signore e i quattro rei confessi diedero addosso con un gran baccano agli altri per far confessare anche loro, e tutti, salvo il poeta che si ostinò col suo amico, finirono col metter fuori quel maledetto specchio della Galleria.

— Dite benedetto signori, — osservò ridendo la contessa — perchè capisco che se non c’era lui mi capitavate in una bella figura.

— Pur troppo — rispose il generale — lo domandi a Federico.

Federico, il cameriere, entrò in quel punto ad annunciare il pranzo.

— Non è vero, Federico — gli disse il generale, — che avevo il viso conciato bene? Io e anche gli altri, non è vero?

— Per verità — rispose Federico, — del signor generale, del signor consigliere e del signor tenente non lo posso dire perchè tenevano la faccia

Idillii spezzati. 13