in vìa del Monte, chi in via S. Andrea, chi in
Borgo Spesso, chi in Borgo Nuovo. Insomma ciascuno
passò per la Galleria De Cristoforis e benché
vi passassero tutti fra le cinque e tre quarti
e le sei, il caso volle che non sì accompagnassero
fra loro, neppure in due. Tu sai che la Galleria
De Gristoforis ha due bracci ad angolo retto
e che uno specchio è infitto nel canto che la
gente rade svoltando dall’uno nell’altro braccio,
in faccia alla birraria Trenk. Dietro a questo
specchio si insinuò il maligno spirito e stette aspettando
gl’invitati per un suo diabolico scherzo.
Passa, per il primo, il generale, si guarda nello
specchio con la coda dell'occhio, e si vede raccapricciando,
una macchia d’inchiostro sulla guancia
sinistra. Mancavano cinque minuti alle sei, non
c’era più il tempo di ritornare a casa. Il generale
affretta il passo tenendosi il fazzoletto sul viso,
e appena entrato nell’anticamera della contessa,
chiede al domestico una salvietta e un po’ d’acqua.
Il domestico lo introdusse in una camera da letto
e stava versandogli l’acqua nel catino, quando fu
da capo suonato all’uscio. Ecco il consigliere che