Pagina:Fogazzaro-IdilliSpezzati-1902.djvu/187

— 180 —


stracciando il testamento. — Vergognatevi tutti quanti! E chi apre il becco lo faccio andar in galera!

I testimoni erano lividi di spavento, i figli erano lividi di rabbia, la madre e la figlia si guardavano minacciose in viso; ma nessuno proferì più parola mentre X. furibondo andava stracciando la carta in minuti pezzi. A un tratto la giovine si scosse, e, senza che alcuno osasse trattenerla, andò dritta al morente, gli posò accanto la sua creatura.

«Pare — gridò ruvidamente — s’a voli ca mora de fame mi, morirò; ma lassèghe na feta de polenta a questo chive!» Il vecchio, non potendo fare altro segno ostile, chiuse il solo occhio che aveva. Mai non dimenticherò il guanciale con le due teste, la testa bionda del bambino color di latte, ridente dalle iridi azzurre alla madre, la testa calva del vecchione arcigno, scura nell’ombra della morte. L’idea sinistra che la Potestà delle Tenebre si aggravava su quel guanciale e stava pigliando per sé una delle due anime, mi fece rabbrividire. Anche X. guardava attonito ciò che mi pareva uno scherzo mostruoso del destino. In