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conduceva il Regno all’alleanza con la potente patria della principessa di Malmöe-Ziethen e quindi, data la situazione europea, alla guerra. Un Gabinetto Lemmink avrebbe significato riduzione delle spese militari e politica estera modesta. Tutti sapevano che il Fersen immediatamente dopo il voto aveva offerto le dimissioni del Gabinetto e posto S. M. questo dilemma: o accettazione delle dimissioni o scioglimento della Camera.

S. M. non aveva data una risposta definitiva e aveva conferito più tardi con i presidenti delle due Camere, i quali erano stati concordi nel consigliare un ministero Lemmink. Si sapeva pure che la principessa Vittoria era malata nella sua villa dell'isola Sihl. Una grande dimostrazione popolare era stata fatta al capo dell’opposizione, e vi si era gridato «abbasso la francese».

La carrozza che portava Herìbraod entrò nell'atrio del Palazzo Reale a mezzanotte, mentre una carrozzella da nolo, a un solo cavallo, ne usciva. Il generale dovette attendere cinque minuti nella sala degli aiutanti prima di essere fatto entrare nel Gabinetto di lavoro del Re. Il gabinetto, poco spa-