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più presto perdonato al Re molti amori passeggeri che questa grande passione costante da tre anni. Il Re conosceva e sdegnava ciò. Egli univa un ingegno non comune a molta bontà di cuore; non aveva un alto concetto della propria corona nè della propria spada, non sentiva ambizione; era piuttosto poeta e artista che Re; era anzi tutto un delicato, un raffinato, a cui le ordinarie cure del governo pesavano, a cui piaceva di regnare solo per il lusso artistico di cui poteva godere, per le intelligenze rare di cui sapeva cingersi; e perchè convinto di essere amato dalla principessa Vittoria come uomo e non come Re, si compiaceva di possedere, quale amante, questa suprema e singolare distinzione del trono. Egli era tuttavìa delicato e raffinato anche nella coscienza dei propri doveri, ciò che gli era cagione di lotte e di tristezze gravissime, poiché la sua nobile natura aveva una ingenita malattia mortale, il languore della volontà.

Lo scioglimento della crisi per la quale il generale Heribrand era stato chiamato a Corte, poteva decidere sulle sorti del paese. Il conte Fersen