Pagina:Fogazzaro-IdilliSpezzati-1902.djvu/138

— 131 —


Il sior Toni spiegò alla contessina che quella era la «Compagnia della Stella» solita, per tre sere prima dell’Epifania e per tre sere dopo, andar attorno cantando e fermandosi ad ogni casa per aver vino e altro. Ma la contessina non gli stava molto attenta benché anche per lei avessero un senso segreto quei versi:

Verranno in compagnia
Tre Magi dall’Oriente.

E se non venisse nessuno? Malgrado tutto il suo amore ella cominciava a pensare che quasi quasi sarebbe meglio.

Ma invece ecco un punto nero, un rumor di trotto, un cavallo, un cocchiere, un mago che salta come da una scatola nella neve, ravvolto in un tabarro alla veneta, senza maniche, simile a una mantellina da bersagliere, onde la Nana immagina per un momento che l’amico sia venuto in uniforme e ne ha i brividi. Ella presenta con un po’ d’imbarazzo il maestro Barùgola a sua zia e al sior Toni che gli fa replicati inchini col cappello in mano; poi manda via il calesse, destina il sior