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«Oh Dio, sior Toni!»
«Quela de quelo che gà manda a dir al Padre Eterno che i tedeschi gera ancora a Belun».
«Troppo lunga, sior Toni».
«Ma cazza po,» esclamò il sior Toni con un poco d’impazienza «vorla che ghe conta quella del sior Intento? 1».
«Quella, sior Toni! Domattina!»
E la contessina corse via ridendo.
Il sior Toni andò in cerca della padrona vecchia, le mostrò la lettera e le confidò il delicato riguardo della nipotina; confidenza ben preveduta dalla detta ingenua nipotina.
La nonna che conoscendo il maestro Barùgola solamente di nome, s’era fatta, sulle prime, arcigna, si lasciò poi pigliare, come il sior Toni, a questo amo e diede il placet. Non poteva certamente supporre che le lettere dirette al maestro Barùgola quando avevano il fermo in Posta, capitassero, per effetto di arcane intelligenze, nelle dotte mani
- ↑ (1) La storia del sior Intento è uno scherzo che si fa ai bambini per pigliarsi giuoco della loro curiosità.