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e la nena» non si era certo immaginato che le sue facezie venissero riferite alla contessina.

Questa lo fece tacere, gli dettò l’indirizzo «Maestro Bortolo Barùgola (che nome po! Jeh!) ferma in Posta, Vicenza». Saputo che il postino non sarebbe partito per Thiene prima di sera, incaricò il sior Toni di portargli la lettera. Quindi, prendendo un’aria graziosa di timidità e di finezza, e mostrando temere che lo scherzo potesse non piacer del tutto alla nonna, accennò al sior Toni, con mezze parole, di farsi un poco traditore anche lui e di tastar la nonna prima di mandar via la lettera.

«Poareta!» disse il sior Toni, tutto commosso di tanta delicatezza e anche, per dir vero, di tanta ingenuità, perchè come supporre ch’egli mandasse una lettera simile senza parlare con la padrona?

«E adesso, ghe vol anca la storiela?»

«Certo, sior Toni».» Ghe contarò quela del prete e de l'anguila».

«Vecchia, sior Toni!»

«Quela de quelo che gavea paura a passar el Torre».