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Pentandria Monoginia. | 41 |
68a. V. vinifera. Caule sarmentoso, foglie palmato — lobate.
Vitis vinifera. It. Vite da vino, o domestica. Ver. Vida.
Fiori bianco — verdicci. Giugno. Si coltiva ed è a tutti nota. Frutice.
Le varietà della vite qui coltivate sono molte, ma le più stimate per vino, tra le nere sono il Refosco, il Curbino, ed il Pignolo nero, tra le bianche il Cividino, e la Rossetta.
Il sugo dell’uva immatura, o l’agretto, come anche dei pampani è lodato nella scrofola. Dalle uve si fanno vino, aceto, spiriti di vino od alcool, che allungato coll’acqua forma l’acquavite. Dalla feccia(? ) si estrae Tartaro, e la Potassa.
La varietà selvatica della vite, che nasce nelle siepi, e nelle cretaje sui monti, e nei boschi, produce un’uva, di cui si possono far gli usi stessi della vite domestica, e sò chi ne fu fatta un’eccellente bottiglia.
L. Viola. Cal. di 5 foglie. Cor. di 5 petali disuguali, uno dei quali termina in Nettario a cornetto. Antere unite. Casella dal Pistillo trivalve, ad una sola cavità.
70a. V. Odorosa. Acaule con stoloni striscianti. Foglie cordate liscie. Fogliette del calice oblungo — elittiche.
Viola odorata. It. Viola mammola. Ver. Viola, Viola zota.
Fiori celesti, Marzo. Nelle siepi, nei campi, e fin lungo le strade. La varietà a fiori bianchi più rara tra noi è nei luoghi stessi;