Pagina:Flora medico-economica.djvu/47


Triandria Diginia. 15


Stipa pennata. It. Lino delle fate. Stuzzica orecchie, Sternutella delle Pecore. Stuzzichella. Pennine paradise. Ver. Peneli, Piumini, Penacchini.

Spighette verde — gialliccie. Maggio. Giugno. Sui monti nelle cretaje volg. grise. Perenne.

È pericolosa per le pecore, poichè i semi coperti dalla loppa, scabra di denti rivolti, introdotti tra la lana s’innoltrano nella pelle indi nella carne e sino nei visceri mediante il moto dell’animali, facendolo finalmente perire. Avvi al proposito un’istruzione Governiale col N°. 1937/427 an. 1830. ove trovasi anche la figura. Baccino dice: che le lunghissime sue reste piumose argentine a Gorizia ed a Torino erano adoperate dalle donne per pennacchi. Si possono far con esse anche igrometri. I nostri pastori ne fanno pennelli per giuocare alla palla, ma le nostre contadine non le lasciano portar in casa quando allevano bachi da seta pel pregiudizio, o superstizione che li facciano perire.


XVII°. Segale. Cal. universale di due loppe, che porta fiori, e spesso un terzo gambettato.

25a. S. cereale. Calici aculeato — cigliati, o glume, coi bordi dentellati.

Secale cereale. It. Segala. Ver. Sigala

Fio. in Mago. Si coltiva nei campi specialmente nei più magri. Annua.