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Monoeccia Poliandria. M. Monodelfia.

CXCV Noccciolo. F. M. in amento di squamme divise in tre parti, quella di mezzo maggiore, fatta a cuore, irsuta, sotto delle quali sono attaccati 8. stami.
F.Fe. Perigonio di una o due foglie lacere, persistente. Due stili. Noce ovata, mezza coperta dal calice, di un sol seme.
255. N. Avellano. Stipule ovate, ottuse. Foglie rotonde, doppiamente seghettate.
Corylus avellana. Nocciolo, Nocciuolo. Ver. Nuselar.
Fio. Feb. Marzo. Nei boschi, nelle siepi e se ne coltivano più varietà.
L’ olio fisso delle Nocciole senza odore, e che difficilmente rancidisce è attissimo a ricevere gli odori.
Il legno del Nocciolo è pieghevole. Le bacchette divinatorie si facevano dai suoi rami; ora sono meglio impiegati per cerchj di botti, per archetti, ceste, e simili. Ridotto in carbone è ottimo per polvere da schioppo.
CXCVI Pino. F. M. Amenti composti di molti stami con antere nude.
F. Fem. Amenti con squamme biflore. Pericarpio strobilo composto dalle squamme dell’ amento. Noce circondata da un’ ala membranacea.
256. P. domestico. Foglie gemine, primordiali, ciliate; coni ovati ottusi, quasi inermi più lunghi della foglia; noci dure.
Pinus Pinea. It. Pino da pinocchi, P. gentile. Ver. Pignar.
Fiorisce in Maggio. Pochi ne abbiamo qui, di più se ne trovano a Belvedere. Un tempo erano più comuni.