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Ginandria Esandria.
bollita in lib. j d’ acqua.
Osserv. Sono rimarcabili ra le specie nostrane testicolate l’ O. Treina(?), Satyrium ircinum Linn. che dà pure il Salep, e facile a conoscersi per la lacinia di mezzo del labbro inferiore, ch’ è fatta a striscia e lunga circa tre oncie; l’ O. coriofora per l’ odor fetidissimo di cimice de’ suoi fiori, e tra le specie a radice palmata, e fascicolate l’ O. odorosissima, e la O. conopsea pell’ odor soave che tramandano i loro fiori.
CLXXVIII Aristolachia. Perigonio aderente al germe od all’ ovaja, tubuloso, ventricoso alla base, dilatato all’ apice, ed in ligula o labbro esteso. Antere subsessili, attaccate allo stilo sotto lo stimma, ch’ è bifida od a due divisioni. Casella esagona od a sei vani.
243. A. rotonda. Caule piuttosto eretto, quasi semplice, foglie cordate, ovate, ottuse, quasi sessili; peduncoli solitarj, uniflori; Corolle erette; labbro bislungo, troncato.
Aristolochia rotunda. It. Aristolochia tonda, A. femina, Stallaggio, Stallogio. Ver. Cojon de frate.
Radice tuberosa quasi rotonda. Fiori foschi, labbro nero rosseggiante. Aprile, Maggio. Nei prati di rimpetto la Montagnolla dei Bagni. Perenne.
Virtù. La radice d’ odor grave, di sapor acre, amaro, si giudica stomatica, menagoga. La dose di essa pesta in polvere è di