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Diadelfia Decandria.

Stilo filiforme superiormente e sotto l’ apice trasversalmente irsuto, legume bislungo con più semi rotondi, coll’ ombellico laterale o bislunghi coll’ ombellico terminale.
202. V. Fava. It. Fava cavallina. Foglioline ovate, interissime, pezioli senza viticcj; stipule saettate, dentate alla base; legumi quasi sessili a tre per ascella delle foglie; nodosi.
    Vicia Faba. Fava cavallina, Fava muletta. Ver. Fava.
Fiori bianchi con macchia nera, velutata. Aprile, Mag. Originaria delle vicinanze del mar Caspio, si coltiva negli orti, e ne’ campi pei semi farinacei mangiabili. Annua.
La farina dei semi si usa in forma di cataplasma come emolliente e mettesi nel N° delle 5. farine emollienti. Questa farina è adoprata al Giappone per lavare la biancheria, le tele ed indiane tinte con colori, che si potrebbero alterare coll’ alcali del sapone. Si suol darla ai cavalli in luogo dell’ avena.
Oss. Presso di noi poco si coltiva perchè và soggetta ad essere guastata al momento della fioritura da un moscherino detto da Linneo Aphis Fabæ ed in Ver. Pedochio della fava. Quest’ insetti attaccano gli organi della fecondazione, onde resta sterile. La veccia coltivata, Vicia sativa, che trovasi nei frumenti appartiene a questo genere, ed è mangiabile.
CXLVII. Meliloto. Calice tubuloso, 5. dentato, persistente. Carena semplice più breve delle ali, e del vessillo. Legume più lungo