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Poliandria Poliginia.

    Fiori pavonazzi. Maggio, Agosto. Nelle siepi.
CVI. Elleboro. Cal. diviso in 5. o più parti, colorato. Nettarj bilabiati tra il calice e gli stami. Casella con molti semi.
    151. E. verde. Rami biflori, fogliati, foglie ditate con denti a sega.
    Helleborus viridis. It. Erba nocca. Ver. Eleboro, Leboro.
Fiori verdi. Marzo, Ag.to, sui monti, comune specialmente nei monticelli dei Bagni.
Le fibre della radice sono più amare, nauseanti e più acri di quelle dell’ Elleboro negro, i cui usi sono come drastico-catartico, menagogo, antelmintico, deostruenti per le malattie che hanno origine dalla malinconia. La cui dose in polvere è di gr. iij-x-xxx. due o tre volte al giorno; dell’ estratto da gr. x a dram. ø. Il decotto si fà con dram. iij di radice in lib. j d’ acqua o di vino. Usasi anche per far setoni in veterinaria.
Oss. Non si usano molto per buona sorte in medicina essendo piante sospette si uno che l’ altro; e tanto più conviene usar cautela, perchè nelle Spezierie non si trova d’ ordinario che il verde invece del negro, perchè trovasi più comunemente.
CVII. Ranuncolo. Cal. di 5 foglie. Petali 5 o più con squammette nettarifere verso l’ attaccatura. Frutti ovati, bislunghi.
152. R. Scellerato. Foglie liscie, le radicali a tre lobi trilobulati, ottusamente subincisi, cauline tripartite, con lacinie bislungo-lineari, quasi integerrimi. Frutti bislunghi.
Ranunculus Scelleratus. It. Ranoncolo palustre, Erba sardonia. Off. Erb. sardòa.
    Fiori gialli, da Maggio in estate, nei ruscelli, e nei fossi palustri, ai