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vertigine — e tanto più rapidamente essi consumano la propria energia, si raffreddano, si scompongono.

Perchè si farebbe una colpa all’uomo di leggi che esorbitano dalla volontà umana?

— Che miseria! — dice Paul Bourget — per sei mesi di passione occorrono due anni di convalescenza, due anni per allentare il vincolo senza dare troppo bruscamente lo strappo, due anni per riuscire a lasciarsi, per riavere la liberazione.

Certo l’asserzione dello psicologo dell’amore non fa legge come non fa legge la boutade del povero Gandolin:

— L’amore è una malattia che dura tre anni.

Nessuno può stabilire un tempo alla parabola, una energia alla fiamma. La legge che sta ineluttabile è questa: ogni amore passa.

In rarissimi casi, quando entrambi gli amanti sono creature equilibrate e sane, e quando l’esaltazione breve o lunga vissuta insieme non sia stata intorbidata da elementi irritanti o dissolventi e non sia sbocciata come un fiore