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la libera unione; ci si avvia seguendo logicamente la parabola che il principio del divorzio ha tracciato e della quale sono state tappe la battaglia dei fratelli Margueritte per ottenere il divorzio su domanda d uno solo dei coniugi; la proposta revisione del codice matrimoniale; la proposta del matrimonio a termine con contratto rinnovabile a scadenze brevi lanciata da George Mereditli in Inghilterra, sostenuta e diffusa da Ellen Key in Isvezia, raccolta e discussa in Francia, penetrata adesso in Italia. Se non si fa macchina indietro, la corsa vertiginosa alla ricerca d una più perfetta forma matrimoniale metterà capo inevitabilmente alla libera unione.

Io constato: non discuto e non deploro. Sarebbe un po’ puerile il farlo, e sarebbe anche perfettamente inutile. Molto più che anche in questa come in tutte le altre cose umane è difficile fare un taglio netto tra la ragione ed il torto. Filosoficamente parlando, si potrebbe sostenere che l’istituzione matrimoniale considerata anche nella sua forza ideale, l’indissolubilità, non è una cosa perfetta poiché non riesce a dare là felicità.

Soltanto, il rimedio escogitato finora per correggerla è anche — generalizzato — peg-