Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
52 |
disapprovazione; mette il freno n ogni suo impeto per quanto generoso e schietto, rende inutile il suo coraggio, tempera forzatamente ogni troppo vivace espressione del suo sentimento.
Ma fuori dell’esercizio tecnico del giornalismo, fuori dalla redazione, nel campo della collaborazione che ammette e domanda un contributo d’idee, d’impressioni, di osservazioni di carattere tutto personale, c è posto anche per la donna che abbia ingegno, coltura, attitudini.
Un bel posto e degno. Attraverso una nobile penna femminile che si proponga di diventare strumento di educazione, il giornale può essere volta a volta scuola, pergamo, cattedra, può farsi il denunziatore di miserie e di bisogni che due limpidi occhi femminili veggono meglio dell'uomo, può ricordare doveri e obblighi diventati lettera morta per lo scetticismo maschile, può giungere al cuore per commuoverlo e piegarlo attraverso quelle vie che soltanto il fine intuito muliebre sa trovare e percorrere. In questo senso, l'opera di una donna può essere davvero preziosa in un giornale.