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rar nastri coi loro bicipiti temprati invano da madre natura per altre prove, a frugare fra le piume, le sete, le trine, i veli colle loro mani preparate invano per affrontare il morso d’una fatica più maschia e più rude.

Nella Pomerania, vi sono cave minerarie dove le donne lavorano in qualità di operaie accanto ai minatori maschi; ma le grandi città contano a centinaia i parrucchieri per signora, per esempio....

Sono fuori di strada le donne muratore di Vienna, le donne minatrici della Pomerania; fuori di strada i nostri giovani commessi di negozi di mode, gli uomini robusti e forti che passano la vita ad accarezzare e a comporre morbide chiome femminili.

Anomalie queste; anomalie quelle.

Se in nome della fisiologia si vuol stabilire la necessità di differenziare il lavoro umano fra i due sessi, perchè non si riserbano alle donne tutti quei mestieri, quelle professioni, quelle occupazioni, che meglio armonizzano colla sua capacità fisica, colle sue disposizioni intellettuali, colle sue facoltà spirituali e che anche socialmente le spettano perchè rappresentano l’antico lavoro domestico socializzato? Perchè l’uomo è entrato in cucina e nella