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è dovuta al pennello di Giotto, quella, e tra l’uno e l’altra v’è un evoluzione profonda di concezione spirituale, tutto l’abisso che separa l’arte bizantina dalla primitiva cristiana, un mondo.

Ancora una reliquia nella Chiesa spoglia del maggior convento delle Clarisse: il teschio di Sant’Agnese, custodito dentro una teca d’argento, un teschio perfettamente conservato, levigato, candidissimo e piccolo come quello d’un bambino. I pensieri che si formarono dentro’quel cranio diventato reliquia furono tutti d’adorazione semplice. 0 è nella storia di perfezione della sorella di Santa Chiara un’infantilità che commuove e intenerisce. Ella ignorò sempre, fortunata! le lotte interiori e le tempeste della vita: venuta dopo la maggior sorella, camminò sulle sue orme, rifece il suo solco avendola sempre accanto indulgente e mite, attingendo ardore dall’ardore di lei e consiglio dalla sua autorità, riducendo tutta la sua vita spirituale a un atto d’obbedienza incessante.

Santa Chiara, Sant’Agnese, Santa Geltrude, Santa Margherita da Tortona, Santa Rosa da Viterbo, Santa Colomba da Rieti..... La storia francescana è tutta impregnata della poesia