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tiene unicameiite, faticosamente, straziantemente? E noi pure fummo fra quelle?

Un pietoso sorriso di rimpianto e di indulgente ironia. Dire che la vita è così facile! Due parole la riassumono: carità, semplicità. Una fiamma d amore che abbracci tutto l’universo, che renda indulgenti a tutti gli uomini e a tutte le cose; la semplificazione dei bisogni nostri che ci affranchi da qualsiasi necessità di superfluo, che ci faccia liberi nel distacco e generosi nella povertà.

Che grandissimo filosofo fa il Poverello di Assisi! Egli sapeva che il male maggiore dell’ uomo consiste nella schiavitù in cui lo tengono le cose, catene grevi che inceppano lo spirito e gli impediscono di librarsi in alto. E ha chiamato sua Sposa la Povertà. Sapeva che la cupidigia delle cose terrene soffoca e distrugge qualunque aspirazione dello spirito e ha fatto della rinunzia la maggior delle virtù. Per dimostrare la vanità dell'affaccendarsi di quaggiù, ha ridotto la vita a fiamma d’amore e a un sorriso di infinita bontà.

E così soltanto si riesce a concepire la vita qui dove ancora il Suo spirito è rimasto. Proprio, ogni preoccupazione di cura s’infrange forse contro le colline azzurre lontane che cin-