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Ella se ne è accorta e un tantino ne approfitta. In viaggio, è lei che comanda: Venezia le è piaciuta e ha voluto fermarcisi più di quanto era prefisso nell’itinerario: egli ha detto di sì con entusiasmo, quantunque quella modificazione significhi la rinunzia alla fermata di Ferrara, che lui desiderava tanto di vedere e che lei ha dichiarato di non poter soffrire quantunque non l’abbia veduta mai. Ella ha detto a un tratto — prima durante il periodo del fidanzamento non ne aveva mai fatto cenno — di non poter soffrire gli uomini che bevono vino e lui si è assoggettato a un regime d’acque minerali che lo snervano e lo disturbano; non lo ha fatto con entusiasmo, ma è felice del piccolo sacrificio, che ogni volta gli procura un sorriso terminato da una piccola smorfietta deliziosa che è l’accenno di un bacio. Egli non sa gioia più grande di quella di indovinare ogni suo desiderio, di soddisfare ogni suo capriccio: le passeggiate quotidiane attraverso la città terminano sempre in una visita agli innumerevoli bazar, dove lui svuota il portafogli e lei si procura il piacere di tornarsene all’albergo con una dozzina di involtini ingombranti, contenenti tutti della roba perfettamente inutile che di sera, nella camera nu-