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poveraccio sente il bisogno imperioso, assoluto di prendere il treno e di correre fino a Chiasso per varcare la linea di confine e premere un po’ di terra italiana.
Ieri l'altro, salutando un amico che partiva per Zurigo dove doveva farsi operare, gli diceva:
— Senti, piuttosto che andare a farmi guarire dai tedeschi preferirei quasi lasciarmi ammazzare da mani italiane!
È stato a Roma mesi fa e ha avuto occasione di vedere la Regina. Fu un delirio d’entusiasmo. Narrandone poi, concludeva così:
— E io feci, contemplandola, un voto: O Augusta Donna, mi concedano i fati di potere un giorno chiamarmi Tuo suddito!
Perchè non gli risponderemmo: — Amen! — povero cospiratore armato soltanto di classicismo e di poesia?