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allo scoperto dalla marea bassa — bigio su bigio; un pulcino morto scivola via, portato dalla corrente; qualche finestretta si apre: due garofani rossi ridono sotto una testa bruna di bella bimba affacciata — gondole dietro gondole cariche di pesce, cariche di verdura, cariche di frutta, strisciano, appaiono, scompaiono, s’incontrano, si chiamano, si scansano, s’avvertono da un canaletto all'altro con un lungo grido melanconico caratteristico.

Venezia si desta.



Un pomeriggio, ai Giardini...

Un'altra visione, un altro paese, un altro sogno. Un'isola verde tra la laguna azzurra sfolgorante di sole, scintillante e palpitante, e un braccio d acqua ancora verde, ancora silenziosa, ancora intonata all’anima di Venezia.

Il paesaggio è più cromo-lito assai meno caratteristico della città interna, quella che si stende lungo le sponde del Canalazzo e che si svolge nel dedalo dei canaletti verdi, ma in compenso è caratteristica, qui, la folla, la vivacissima e svariatissima folla veneziana nella quale le donne abbondano, che par composta quasi esclusivamente di donne, tanto il chiac-