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diventa poi forza di rinunzia e virtù. Si parte dalla osservazione scrupolosa delle norme di buona educazione, per giungere alla pratica della virtù vera.

Un vecchio proverbio, che mi sentivo ripetere spesso nei miei anni infantili, dice che la civiltà è mezza santità, on ho mai conosciuto altro motto di sapienza popolare più giusto e più preciso di questo.

Ebbene, la pratica delle norme di civiltà è necessariamente così costante e così continua nella vita d albergo, che a poco a poco si muta in abito di bene. Diventa senso d ordine il dovere di comparir sempre assestate e decentemente vestite; abitudine di dolcezza l'obbligo di parlare cortesemente con tutti, di chiedere con gentilezza, di comandare con bontà; uguaglianza di carattere lo sforzo di serenità imposto dalla correttezza di contegno; abito di forza il dovere di dissimulare sotto la maschera di impassibilità che non è mai permesso togliersi, il malumore, le preoccupazioni, le trepidazioni, le lagrime.

Dogni giorno, dogni luogo, dogni istante è quest obbligo d auto-sorveglianza, questa spontanea imposizione di riserbo.

Bisogna sorvegliarsi a tavola, nella sala di