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sua bellezza troppo offerta, per la sua provo- cazione troppo sapiente, per lo sguardo troppo lento, posato sugli uomini in un contatto suggestivo di febbre, per l'ignorato giuoco e intravveduto della sua femminilità sapiente, per la sua audace eleganza, per i suoi gioielli troppo preziosi, per la sua troppo ostentata indifferenza a tutte le cose....
Anche la piccola sposa ha fissato i suoi ingenui occhi, ignari e intenti, sulla nuova ve- nuta — con un senso di attonita, rispettosa meraviglia, innocente dapprima, con un lieve senso di disagio poi. All'espressione del suo ingenuo stupore, tradotto con una breve frase ammirativa:
— Quanto è bella! — il suo compagno ha risposto con una definizione netta e cruda, che ha richiamato una lieve fiamma alle sue guancie pallide.
La sua attenzione osservatrice si è fatta piiì intensa: la sconosciuta le appare adesso come la rivelazione d una paurosa cosa saputa e ignorata, spaventata e immaginata invano nelle lunghe fantasticherie giovanili piene di stranezze.
Così, dunque, così?
Qualcosa le stringe il cuore, come un senso di gelo, come un presentimento di sventura.