Pagina:Flavia Steno - Cosi mi pare.djvu/206


199

Ha un abito di piquè bianco non più freschissimo e che appare leggermente sporco qua e là. Porta un paillasson con nastro scuro e un sottil velo bianco; stivaletti americani che non le fanno il piede bellissimo. Profumo negativo.

Ha in mano un volume di Daniel Lesueur e s’interessa davvero alle cose che succedono nel romanzo.

Egli arriva alle nove e tre quarti e fuma, il virginia: ha una cravatta color ali di colibrì che gli sta atrocemente male, e gli stivaletti gialli che ella non può soffrire. Parlano delle fiera di beneficenza organizzata per la domenica successiva, del tempo, del fresco, del romanzo che ella legge, delle debolezze sentimentali della signora X, del fidanzamento della signorina Y, di tutto, tranne che di ciò che li preoccupava un tempo...

Ancora al ballo, di sera. — Ella veste un abito color ortensia, aperto sul petto in una scollatura quadrata, discreta e onestissima: pettinatura semplice e senza postiches.

Ha scordato di profumarsi e balla con vero piacere, proprio per ballare, senza il più lontano secondo fine. Egli l’ha invitata pel boston, poi è andato al bigliardo. E vince.